HURRICANE (Continuo testo tradotto!)
Il poliziotto disse "Aspettate un momento ragazzi, questo qui non è morto!" Così lo portarono all'ospedale, e sebbene quell'uomo vedesse a fatica, gli dissero che avrebbe potuto identificare il colpevole. Alle quattro del mattino fermano Rubin e lo portano all'ospedale. Gli fanno salire le scale, il ferito gli dà un'occhiata con la vista appannata e dice "Cosa lo avete portato a fare qui? Non è lui l'uomo!" Ecco la storia di "Hurricane", l'uomo che le autorità incolparono per qualcosa che non aveva mai fatto, lo misero in prigione, ma un tempo egli sarebbe potuto diventare il campione del mondo. Quattro mesi più tardi i ghetti sono in fiamme, Rubin è in Sud America a combattere per il suo nome, mentre Arthur Dexter Bradley è ancora in ballo per l'affare della rapina e i poliziotti gli stanno alle costole cercando qualcuno da incolpare. "Ricordi quell'omicidio avvenuto in un bar?" "Ricordi di aver detto di aver visto la macchina fuggire?" "Ti piacerebbe collaborare con la legge?" "Credi che potrebbe essere stato quel pugile quello che tu hai visto scappare quella notte?" "Non dimenticare che tu sei un bianco!" Arthur Dexter Bradley disse "Non ne sono veramente certo". I poliziotti dissero "Un povero ragazzo come te potrebbe avere un'occasione" "Noi ti abbiamo in pugno per quell'affare del motel e stiamo discutendo col tuo amico Bello" "Ora tu non vorrai dover tornare in prigione, fai il bravo" "Farai un favore alla società, quello è un figlio di puttana" "Vogliamo mettergli strizza al culo" "Vogliamo affibbiargli questo triplice omicidio" "Non è mica Gentleman Jim". Rubin avrebbe potuto far fuori un uomo con un pugno, ma non gli era mai piaciuto parlare troppo di questo. "E' il mio lavoro", diceva "E lo faccio per i soldi" "E quando sarà finito me ne andrò veloce per la mia strada, su in qualche paradiso della natura, dove nuotano branchi di trote e l'aria è limpida e dove si può fare una corsa a cavallo lungo i sentieri", ma poi lo hanno messo in prigione, dove cercano di trasformare un uomo in topo. Tutte le carte di Rubin erano segnate fin dall'inizio, il processo fu una farsa, egli non ebbe mai una sola possibilità, il giudice fece apparire ogni testimone a favore di Rubin come un ubriacone degli "slums". Per la gente bianca che osservava, egli era un vagabondo rivoluzionario e per i negri era solo un negro pazzo, nessun dubbio che fosse stato lui a premere il grilletto e sebbene non fosse stato possibile produrre l'arma del delitto, il Pubblico Ministero disse che aveva compiuto lui l'omicidio e la giuria composta esclusivamente da bianchi fu d'accordo. Rubin Carter fu processato con l'imbroglio, l'accusa fu omicidio di primo grado. Indovinate chi testimoniò? Bello e Bradley ed entrambi mentirono sfacciatamente e tutti i giornali si gettarono a pesce sulla notizia. Come può la vita di un tale uomo essere nelle mani di gente così folle? Nel vederlo così palesemente incastrato, mi sono vergognato di vivere in un paese dove la giustizia è un gioco. Ora tutti quei criminali in giacca e cravatta sono liberi di bere Martini e guardare l'alba, mentre Rubin siede come Budda in una cella di pochi metri, un innocente in un inferno vivente. Questa è la storia di Hurricane, ma non sarà finita finchè non riabiliteranno il suo nome e gli ridaranno indietro gli anni che ha perduto. Lo misero in galera ma un tempo sarebbe potuto diventare campione del mondo. |
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